Conferenze Dott. Labella e Dott. Marocchini - Biblos Monterosi

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Conferenze Dott. Labella e Dott. Marocchini

ATTIVITÀ > 2025
Conferenze Dott. Labella e Dott. Marocchini

La figura del criminologo clinico in carcere

Il cyberbullismo
Sabato 28 giugno 2025 ha avuto luogo presso la Biblioteca “Guido Roberti” di Monterosi un incontro organizzato dalla Sezione UNUCI di Monterosi, nell'ambito del quale si sono svolte due conferenze, la prima intitolata “La figura del criminologo clinico in carcere”, a cura del Dott. Giorgio Labella, e la seconda intitolata “Il cyberbullismo”, a cura del Dott. Federico Marocchini.
Il benvenuto al pubblico intervenuto è stato curato da Daniele Limongelli, Vice Presidente dell’Associazione Biblos-APS, che ha poi passato la parola per un saluto introduttivo al Ten. Valentino Martoni, Presidente della Sezione UNUCI.
Ospite della serata la signora Anna Crecco, che ha illustrato la sua esperienza all'interno del carcere di Rebibbia per fini di solidarietà e di intrattenimento artistico.
A seguire, il Dott. Labella ha iniziato la sua esposizione, osservando che, non essendo presente un Albo professionale che inquadri la figura e le funzioni del criminologo, oggi esistono due profili, quello del criminologo forense, che opera prevalentemente nell'ambito del diritto della giurisprudenza, e quello del criminologo clinico che è orientato verso dinamiche criminologiche e sociologiche riguardanti il comportamento criminale di un soggetto. Quest’ultima figura, in particolare, nell'ambito degli istituti penitenziari, esprime attraverso l’osservazione scientifica una valutazione sulla personalità del detenuto/condannato in senso prognostico, come previsione del suo comportamento futuro. Attraverso i colloqui egli approfondisce la conoscenza del detenuto/condannato per poter formulare un programma di trattenimento individualizzato, anche per la concessione di benefici e misure alternative, che dovranno essere poi autorizzati dal Magistrato e/o dal Tribunale di Sorveglianza.
Il Dott. Marocchini ha poi illustrato il fenomeno del cyberbullismo, che rappresenta una nuova frontiera della devianza giovanile, profondamente influenzata dalle trasformazioni sociali e tecnologiche della contemporaneità. Da un punto di vista sociologico, il cyberbullismo si configura come una forma di violenza simbolica e relazionale, alimentata dalla cultura digitale, dalla ricerca di visibilità e dalla carenza di empatia nei contesti virtuali. Le dinamiche di gruppo, la costruzione dell’identità online e il ruolo dei social media contribuiscono a ridefinire le relazioni di potere tra pari, facilitando comportamenti aggressivi spesso percepiti come privi di conseguenze reali. Sul piano criminologico, il cyberbullismo solleva interrogativi rilevanti in merito alla responsabilità penale dei minori, alla difficoltà di identificazione degli autori e alla necessità di aggiornare gli strumenti normativi e investigativi per fronteggiare reati commessi in ambienti digitali. L’approccio integrato tra sociologia e criminologia permette di analizzare il cyberbullismo non solo come un comportamento individuale deviante, ma come un sintomo di criticità sociali più ampie legate alluso delle tecnologie e ai processi di socializzazione nell'era digitale.
Entrambi i temi trattati hanno suscitato l’interesse del pubblico presente che ha manifestato il proprio apprezzamento.
Intervento di Anna Crecco
Il Dott. Giorgio Labella e il Dott. Federico Marocchini
Servizio fotografico curato da Daniele Limongelli
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